giovedì 11 dicembre 2008
Recensione - Saw V
Regia: David Hackl
Genere: Thriller
Cast:
Tobin Bell - Jigsaw/John Kramer
Scott Patterson - Agente Strahm
Julie Benz - Brit
Costas Mandylor - Detective D. Hoffman
Betsy Russell - Jill Tuck
Mark Rolston - Erickson
Carlo Rota - Charles
Greg Bryk - Mallick
Laura Gordon - Ashley
Meagan Good - Luba
Shawnee Smith - Amanda Young
Dove eravamo rimasti? Se non ve lo ricordate sarà meglio dare una ripassatina all’ultimo capitolo, mentre se non avete visto nulla della saga, sarà meglio evitare anche questo 5° episodio, perchè Saw 5 procede con la sua serialità cinematografica, riprendendo i fili del discorso esattamente da dove li aveva lasciati.
Diventato in appena 4 anni il franchise horror più prolifico della storia, con oltre 550 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, la macchina da guerra Saw procede senza soste, partorendo il capitolo meno violento, meno pulp di tutti, ma forse la sua forza sta proprio in questo....
Nel 2004 più o meno tutti rimanemmo colpiti dal primo storico ed indimenticabile capitolo. Il colpo di scena finale e l’efferata violenza entrarono nell’immaginario collettivo, trasformando Jigsaw nel Freddy Krueger del nuovo millennio. Da allora ogni anno abbiamo avuto un Saw, con nuovi sanguinolenti giochetti e colpi di scena. Con la morte di Jigsaw nel 3° capitolo gli sceneggiatori si son dovuti dar da fare per riuscire a mandare avanti la storia, inventandosi un geniale gioco temporale con il 4°.
Ora, nel 5°, tutto riparte proprio dalla scena conclusiva del quarto episodio, riallacciando sempre più gli intricati fili anche con il 2° ed il 3° capitolo. Un vero e proprio ritorno al passato, con JigSaw ovviamente presente e le scene chiave dei primi 3 capitoli pronte a tornare in veste di flashback e a farci dire "Ecco perchè!"....
Come ricorderete, in Saw 4 avevamo lasciato il detective Hoffman come ‘erede’ naturale di Jigsaw. A lui spettava il compito di mandare avanti il suo ‘progetto di giustizia’, con l’agente Peter Strahm rimasto chiuso nella stanza con l’ormai defunto Jigsaw, aperto in due su un lettino. Perfetto, proprio da questa scena riparte Saw 5, con il detective Hoffman e l’agente Strahm protagonisti, in una caccia infinita tra gatto e topo. Nel mezzo il solito labirinto sadico nei confronti dei classici 5 soggetti meritevoli di ‘giustizia’ e la stessa formula del 4° che ci spiegherà come e perchè lo stesso detective sia diventato il braccio destro di Jigsaw.
Il problema, in linea teorica è che tutto puzza di già visto. I giochetti sadici è vero, sono sempre nuovi, sempre geniali, ma verrebbe da dire che oramai sono un'abitudine.
Bè, questo prima dell'inizio della proiezione, perchè l'enigmista colpisce di nuovo nel segno, e questa volta lo fa non grazie al (troppo) sangue visto nel 4° capitolo, ma tramutandosi, da horror quale era diventato, torna ad essere un thriller, come il primo, con meno colpi di scena forse, ma molti più pezzi da accostare come in un grande puzzle per poter vedere il quadro completo della saga.
Certo, i giochi sadici non mancano, del resto sono il fulcro di tutta la serie, e sono come sempre geniali.
Il finale spiana la strada a Saw 6, già annunciato per il prossimo ottobre. La pellicola ha incassato altri 100 milioni di dollari in giro per il mondo, e già questo è sorprendente per il 5° episodio di una serie (Fino ad oggi solo Rocky era riuscito nell'impresa....). Ma quello che veramente stupisce è che David Hackl abbia altre idee (sadiche) per continuare....
Insomma l'enigmista esiste davvero, e fa il regista, se avete visto il primo saw avete cominciato un gioco, ora siamo alla 5° stanza, entrandoci potreste stufarvi definitivamente di Jigsaw, ma restando fuori morireste dalla voglia di scoprire com’è proseguita la storia.
Cosa fare? andare al cinema oppure no?
Fate la vostra scelta....
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