venerdì 27 febbraio 2009

....leggere e pensare.... E' così difficile?....

Ciao a tutti!

Chiedo scusa per l'assenza prolungata ma ho avuto qualche problemino: nuova sede di lavoro, nuova rete, e nuovi proxy da scavalcare... Comunque missione compiuta!.... :)

Allora, oggi riporto un grande testo, di un grandissimo cantautore, e per un motivo ben preciso.... A me non piace parlare di cose che fanno discutere, creare dibattiti che finiscono in offese o cose del genere, ma ci sono cose che proprio non riesco a sopportare, soprattutto certi commenti, l'intolleranza e la piccolezza di certe persone.... Ponga, io sono dalla tua parte....

Per chi ha voglia di leggere, i link ci sono e lascio giudicare a voi, perchè io non sono qui per portare polemica, io sono qui per portare musica, e quindi, ecco a voi uno dei più grandi capolavori della musica cantautoriale italiana.... Tutti dovrebbero imparare dal grande Fabrizio....

Il testamento di Tito (Fabrizio De Andrè - La buona novella - 1970)

Non avrai altro Dio all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.

Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:

ma forse era stanco, forse troppo occupato,
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano,
davvero lo nominai invano.

Onora il padre, onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:

quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quanto a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni

senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice non devi rubare
e forse io l'ho rispettato
vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato:

ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede:

Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice non ammazzare
se del cielo vuoi essere degno.
Guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno:

guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino,
e scordano sempre il perdono:

ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:

nei letti degli altri già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:

io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore.

8 commenti:

Ponga ha detto...

Che bel testo,non lo conoscevo...io credo in Dio,ma devo dire che ho fatto scelte diverse ripetto a cio che la mia religione mi chiede di fare..con questo ho detto tutto,perchè non voglio discutere un altra volta con NESSUNO!!!!
Grazie per il sostegno.

lozirion ha detto...

Bè, hai fatto ESATTAMENTE quello che la religione dice.... Dio ha creato tutti gli uomini liberi di scegliere.... Sei più religiosa tu di tutti questi falsi benpensanti....
:)

Anonimo ha detto...

complimenti per aver riportato in vita questa grande canzone che insegna molto... e secondo mi trovi d'accordo su quello che hai scritto. è intollerabile trovarsi offesi perché donne, o perché attei, o perché "diversi" da loro punto di vista egocentrico...

lozirion ha detto...

@Coldismyheart: Bè, questa canzone è eterna, come il grande uomo che l'ha scritta.... ;)

Massi ha detto...

Credo in Dio,ma mi sono sempre posto molte domande sul mio credo, perchè molte cose non le accetto,e tra queste cose c'è proprio questa volontà di non accettare la diversità,di qualsiasi genere sia. Aprire le porte a chi è indifeso è un dovere di ogni vero cristiano (lo dice S.Paolo)

Matty ha detto...

Sono agnostico....quindi credo ma non pratico....e questa canzone è l'essenza di come l'uomo dovrebbe vivere il SUO rapporto con Dio

Fed Zeppelin ha detto...

Splendida canzone che dice cose vere e importanti. Ciò che mi fa più tristezza di certe persone che si dicono religiose è la loro intolleranza, quando la religione dovrebbe essere soprattutto amore. Ma, per onestà intellettuale, devo dire che questo è il mio pensiero da non credente.

Confinidiversi ha detto...

Ogni volta che riascolto il ciddì di De Andrè, mi struggo sempre.