venerdì 19 febbraio 2010

Loz Music History - 1970


Ciao a tutti!

Allora, appuntamento settimanale con la storia della musica, oggi parliamo di un grande anno, e di una grande band, con uno dei leader più amati di sempre....

Il 1970 dà il via agli anni '70 in tutti i sensi, è un anno di rinnovamento, di avvenimenti che segneranno tutti gli anni a venire, è l'anno in cui finalmente il popolo prende coscienza del suo potere. I moti del '68 sono terminati da poco, e il movimento hippie è al suo massimo splendore, grazie al grandissimo festival di Woodstock dell'agosto del '69, e così le grandi proteste e manifestazioni degli ultimi anni '60 finalmente ottengono qualche risultato, in italia, ad esempio, viene varato lo statuto dei lavoratori, primo vero documento ufficiale a difesa dei lavoratori dipendenti, che stabilisce i diritti fondamentali e prevede norme a tutela della libertà e della dignità dei lavoratori, nascono anche il referendum e la legge sul divorzio.

In Italia il 1970 è anche l'anno delle grandi trasmissioni radiofoniche e televisive, come l'indimenticabile "Alto gradimento" con Renzo Arbore e Gianni Boncompagni e uno dei migliori quiz di sempre, condotto dal presentatore di quiz per eccellenza, l'immenso Mike Bongiorno, il "Rischiatutto"....

Anche per lo sport 1970 è un anno importante. Tra gli eventi principali sicuramente c'è la nascita del Super Bowl, la finalona del campionato di Football americano, dove a contendersi il titolo di campione dell'NFL ci sono le vincenti delle due conference statunitensi. E poi ci sono i mondiali, Messico '70, giocati "in altura" a 2000 metri sul livello del mare, che vengono vinti dal Brasile, che con un pesante 4 a 1 in finale sull'Italia, e che viene ricordato per quella che è stata definita "La partita del secolo", E cioè la semifinale Italia - Germania Ovest, vinta dagli azzurri con uno storico 4 a 3....

Gli avvenimenti del 1970 sono ancora moltissimi, ma tra quelli da ricordare c'è sicuramente la tragedia sfiorata del 14 aprile, quando il serbatoio dell'ossigeno della navicella spaziale Apollo 13 esplode, rischiando di causare una tragedia spaziale, che fortunatamente è stata evitata salvando la vita ai membri dell'equipaggio.

E mentre Stanley Kubrick già macchinava quell'"Apollo 13" che di lì a poco sarebbe diventato uno dei capolavori del cinema, nelle sale cinematografiche e nei teatri l'Italia la fa da padrone, con grandi film come "Anonimo veneziano" di Enrico Maria Salerno, il debutto cinematografico di Dario Argento con "L'uccello dalle piume di cristallo", ma anche grandi film comici come "Lo chiamavano trinità", con l'ormai epica accoppiata Bud Spencer & Terence Hill, o "Brancaleone alle crociate", seguito de "L'armata Brancaleone", con un cast italiano tra i migliori di sempre: Vittorio Gassman, Adolfo Celi, Stefania Sandrelli, Gigi Proietti e Paolo Villaggio, e con lo storico debutto al derby club di Milano dei Gatti di Vicolo Miracoli. Ma il cinema del 1970 non si può esimere dal celebrare un avvenimento come il festival di Woodstock, e lo fa nel modo migliore, con il film capolavoro di Michael Wadleigh "Woodstock - tre giorni di pace, amore e musica", che annovera tra i protagonisti moltissimi degli artisti esibitisi sul palco a Bethel, da Joan Baez a Jimi Hendrix, da Janis Joplin a Joe Cocker, Gli Who, Santana e chi più ne ha più ne metta....

Nel 1970 la musica è nel pieno dell'attività, e gli eventi da ricordare sono un'infinità, a cominciare dallo storico festival dell'Isola di Wight, dove mezzo milione di giovani si riunisce per una 5 giorni di musica non stop.... Nel 1970 nascono grandissimi gruppi, come i Supertramp, i Lynyrd Skynyrd, il supergruppo Emerson Lake & Palmer, e gli immensi Queen.... Nascono nuovi generi come il funk, il rock progressivo e il metal, e le produzioni discografiche salgono in maniera esponenziale, escono album storici come "Black Sabbath" e "Paranoid", primi due album dei Black Sabbath di Ozzy Osbourne e Tony Iommi, "Déjà vu" di Crosby, Stills, Nash & Young, "The Madcap Laughs", album capolavoro della "testa matta" Syd Barrett, diamante pazzo dei Pink Floyd, "In rock" dei Deep Purple e "Lizard" dei King Crimson, "Funkadelic" e "Led Zeppelin III". Ma il 1970 per la musica è anche un anno di addii, con "Let it be", ultimo dei Beatles prima dello scioglimento, "Bridge over troubled water", ultimo di Simon & Garfunkel, e soprattutto con la morte, a 27 anni di due delle più grandi icone della musica, Jimi Hendrix e Janis Joplin. Entreranno entrambi a far parte del cosiddetto "Club 27", l'immaginario club degli artisti morti a 27 anni....

27 è il numero maledetto della musica, perchè tanti sono gli artisti deceduti a 27 anni, ma ancora più strana è l'altra maledizione, che sembra aver colpito solo i più maledetti, è soprannominata "J27", e colpisce, a 27 anni, i grandi cantanti o musicisti con il nome o il cognome che inizia con la J.... Sono entrati a farne parte, in ordine cronologico, Robert Johnson, capostipite del blues e del rock'n'roll, Brian Jones, chitarrista e fondatore dei Rolling Stones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, e infine il più dannato di tutti, che però nel 1970 è ancora in attività, lascerà questo mondo nel 1971....

Naturalmente sto parlando di Jim Morrison, leader carismatico e anima dei Doors.... Dopo il debutto e il fulmineo successo, i Doors si ritrovano nel giro di 3 anni ad essere uno dei gruppi più famosi della scena musicale. La loro musica agita le folle, va dritta al cuore, e i loro testi sembrano incarnare qualcosa di ognuno, i sentimenti più profondi, le paure, le speranze, la voglia di cose proibite e di divertimento, la rabbia per una società che non va, non funziona come dovrebbe.... Sono le parole la vera forza dei Doors, e le parole, ovviamente, sono di Jim Morrison, uno dei personaggi più contorti, maledetti e allo stesso tempo compresi della storia, Jim Morrison non scrive canzoni, scrive vere e proprie poesie contemporanee, poesie in cui parla di libertà, di sesso e di morte, soprattutto della morte, che lui stesso dice di aver incontrato nel 1947, di quel giorno racconta:

"La prima volta in cui ho scoperto la morte... io, mia madre, mio padre, mia nonna e mio nonno stavamo viaggiando in auto attraverso il deserto all'alba. Un camion carico di Indiani Navahos aveva sbattuto contro un'altra auto o qualcos'altro: c'erano Indiani insanguinati che stavano morendo sparsi per tutta la strada. Ero solo un bambino e per questo dovetti restare in macchina mentre mio padre e mio nonno scesero a guardare.
Tutto ciò che vidi fu una divertente vernice rossa e della gente distesa attorno, ma sapevo cosa stava succedendo, perché riuscivo a sentire i fremiti delle persone intorno a me, e all'improvviso capii che loro non sapevano più di me cosa stava accadendo. Quella fu la prima volta che ebbi paura... ed ebbi la sensazione, in quel momento, che le anime di quegli Indiani morti - forse una o due di esse - stavano correndomi intorno, ed entravano nella mia anima, e io ero come una spugna, pronto a sedermi là e assorbirle"

Ma il leader dei Doors non è solo ispirazione e genialità, è anche, e soprattutto, esagerazione, pazzia, sregolatezza, insomma, lo specchio perfetto della corrente hippie.... I suoi eccessi lo portano a diventare un mito per i suoi fan, e una bestia da domare per le autorità, le sue esibizioni sul palco con l'andare del tempo diventano sempre più irriverenti, e a volte perfino scandalose, tanto che finisce più volte per essere arrestato.... Ma dopo "Waiting for the sun" del 1968, che si piazza al primo post negli stati uniti, il gruppo sembra prendere una parabola discendente, il livello di esagerazione di Jim cresce, e soprattutto cresce la dipendenza da alcol e droghe, dipendenza che causa non pochi problemi alla band, che nel '69 rifiuta l'invito a partecipare al festival di Woodstock. Jim è sempre più imprevedibile e meno affidabile, ma nonostante tutto i Doors pubblicano "The soft parade", un album musicalmente diverso dagli altri che non riscuote molto successo, nonostante brani come "Touch me" e "Running blue", così la band fa la scelta più azzeccata, e decide di invertire la rotta e tornare alle proprie radici, a quel garage blues con cui hanno conquistato il mondo, ma con un occhio di riguardo al suono e agli arrangiamenti, il risultato è l'album più psichedelico e progressivo della band, il ritratto musicale perfetto del genio e della sregolatezza di Jim, "Morrison hotel".... Mai titolo fu più azzeccato, perchè, in questo album più che mai, è chiaro a tutti che Jim Morrison non è il cantante dei Doors, Jim Morrison E' i Doors.... L'album arriva al numero 4 in America, e i fan, inizialmente scettici sull'album, non possono che rimangiarsi tutto quando la puntina tocca il vinile e parte l'attacco di "Roadhouse blues".... Alla base della maggior parte delle canzoni c'è il misticismo, e il pezzo che più lo incarna è sicuramente "The spy", blues puro, lento ma inarrestabile, grande prova di Ray Manzarek, e soprattutto un testo cupo, mistico, e alla fine quasi minaccioso quando Jim dice "I know your deepest, secret fear/I'm a spy, I can see What you do/And I know"....

E allora, per voi, questo è genio e sregolatezza, questo è Jim Morrison, loro sono i Doors, e questa è "The spy"....


3 commenti:

Massi ha detto...

Sicuramente un personaggio cardine del rock,forse il primo veo singer trascinatore di folle,dopo di lui nulla sarà come prima,dopo di lui il mondo della musica non sarà più come prima.Thanks Jim

lozirion ha detto...

@Massi: L'hai detto! Dopo di lui un abisso.... Ce ne vorrebbero di trascinatori così....

Massi ha detto...

Già