martedì 30 novembre 2010

Signore e signori, Buonanotte!


Libero nella vita, libero nella morte.... Ciao Mario....



La libertà, se l'ha dimenticato, è il diritto dell'anima di respirare, e se essa non può farlo le leggi sono cinte troppo strette. Senza libertà l'uomo è una sincope. (da "Will Hunting - Genio ribelle")

lunedì 29 novembre 2010

Recensione - Peter Case - Wig!


Ciao a tutti!

Finalmente, grazie a un po' di tempo, riesco a riprendere anche qualche recensione, e oggi vi parlo di "Wig!", l'ultimo lavoro di Peter Case, uscito qualche mese fa'.

Peter Case è un nome poco conosciuto a livello internazionale, ma tra gli appassionati di musica, e in particolare del rock classico e del blues, è molto apprezzato, nonostante praticamente nessuno dei suoi pezzi abbia mai avuto un eco internazionale, se non quella "Hanging on the Telephone" incisa dai suoi The Nerves a metà anni '60 e poi portata alla ribalta dai Blondie.

Peter riprende in mano chitarra e armonica dopo un brutto periodo, caratterizzato anche da seri problemi di salute, problemi che però sembrano avergli dato un'ottima ispirazione, si chiude in studio e nel giro di un paio di settimane tira fuori un disco che si può senza tanti fronzoli inserire tra i suoi migliori. Siete pronti ad ascoltare un grande album? Il vinile è già sul piatto, appoggiamo la puntina, si parte!

L'album si apre con "Banks of the river", che inizia come un blues oscuro, a cui si aggiunge un pianoforte martellato in stile Ray Manzarek e la voce lenta e avvolgente di Peter, anche questa molto Doors, per poi, passato il primo minuto, alzare il ritmo con sonorità rock'n'roll classiche e un tocco di armonica. La prima traccia si chiude quasi sottovoce, per dare spazio a una 6 corde con effetti eco e wah wah, è l'inizio di "Dig What you're putting down", che come la precedente parte in sordina per poi dar sfogo a un rock di vecchia scuola, con l'immancabile armonica e una voce da cantastorie, e la ciliegina sulla torta arriva nelle pause strumentali, con vere e proprie perle di tecnica chitarristica. Per concludere la trilogia iniziale arriva la prima parte di "House rent jump", altro rock'n'roll che più classico non si può, ma che lentamente si trasforma, e senza che l'ascoltatore se ne accorga il pezzo si fa più rockabilly, quasi un punk morbido che conduce al pezzo successivo, e cioè "New old blue car", più elettrico, più sporco, ma senza mai sfociare nel punk vero e proprio, se non lo sapeste potreste tranquillamente confondere questa traccia con una delle più classiche di Neil Young.

Insomma, già alla quarta traccia "Wig!" ha attraversato almeno 4-5 generi diversi, e ora si cambia di nuovo, si ridiscende verso il blues, ma prima si passa per una via di mezzo tra la psichedelia e lo swing, "Look out!" è proprio questo, torna a farsi importante il pianoforte dell'inizio dell'album, le 6 corde rimangono in elettrico e con questo pezzo è impossibile non battere il piede.... Ma come se non bastasse, lo spettacolo è tutto ancora da sentire, da qui in avanti è un alternarsi di sofferenza e divertimento, di blues e rock da ballare, siamo al giro di boa, la sesta traccia, "Thirty days in the workhouse", sa di polvere, di sole cocente, campi di cotone e sofferenza, è un blues puro, che sembra arrivare direttamente da una casetta in legno del mississippi, da una ricetta fatta di chitarra scordata, armonica e vibrazioni dell'anima.

Dalle rive del grande fiume si finisce dritti dritti in un dancing anni '50-'60, "Ain't got no dough" è un gran boogie da pista, con l'aggiunta della solita armonica che fa un po' country, divertente e con un ritmo incalzante e coinvolgente, anche qui provate a non battere il piede se ce la fate!.... Ora siamo alla traccia 8, secondo me la vera perla del disco, e cioè "My kind of trouble", qui si ritorna al blues, quello oscuro e sofferto, il ritmo lento dei tasti del piano ticchettati con forza e una batteria soffusa quanto basta fanno da sottofondo al parlato di Peter, che pare essere un carcerato, seduto sul bordo della sua brandina sfatta e cigolante, coi piedi a terra, i gomiti poggiati sulle ginocchia e l'armonica vicino alle labbra, non ascoltate questo pezzo da soli al buio, la malinconia è lì dietro l'angolo ad aspettarvi....

Con "Somebody told the truth" abbandoniamo per un attimo il blues e ad aspettarci ci sono 4 minuti di genialità, in questo pezzo c'è tutto l'estro di Case, si inizia con sonorità più psichedeliche e moderne, ma si notano in sottofondo percussioni quasi reggae e si scorge nella voce a tratti stranamente roca di Peter una vena soul. I successivi due brani, "The words in red" e "Colors of night" sono rispettivamente un surf rock con ritornello punkeggiante in stile Clash e un rock anni'50-'60 alla Elvis che pian piano diventa più hard e elettrico. L'album si chiude con "House rent party", un altro blues parlato, suono spezzettato, armonica e le vostre dita che cominciano a schioccare senza che nemmeno ve ne accorgiate....

Insomma, a 3 anni da "Let Us Now Praise Sleepy John" Peter Case torna a deliziare i (purtroppo) pochi che lo conoscono con uno dei suoi migliori e più profondi album, Peter è sempre rimasto in sordina, non ha mai attratto le grandi masse, nonostante l'apprezzamento di gente del calibro di Bruce Springsteen, Rolling Stones, o Ry Cooder, con cui ha anche collaborato diverse volte, ma forse è meglio così, come ho sentito dire una volta da Benigni, "Se hai una montagna di neve tienila all’ombra, custodiscila e non esporla a troppa luce"....

ROCK ON!

Ciao Leslie....


Dicono che per un attore strappare una risata al pubblico sia molto più difficile che strappare lacrime, e far ridere senza scadere nel volgare lo è ancora di più....

Dio solo sa quante risate ci hai fatto fare, e forse se potessi dire qualcosa ci faresti ridere anche del fatto che non ci sei più....

Ciao Leslie, regala un sorriso a tutti anche dove sei ora!....




"La comicità è la ricerca dello stato infantile virtuoso in cui la purezza, lo sporco, la volgarità e l'impudenza sono tutti fusi nella stessa innocenza, in cui accade la risata." (D. Luttazzi)

domenica 28 novembre 2010

Sit-Rock: Inizia per.... Finalmente si parte!


Ciao a tutti!

Bene, come promesso finalmente parte la nuova Sit-rock!

Ecco qui le mie 20 canzoni, naturalmente tutte con la stessa iniziale.... ^_^

1. Don't cry (Guns N'Roses)
2. Don't Let it bring you down (Neil Young)
3. Dazed and confused (Led Zeppelin)
4. Dark ages (Jethro Tull)
5. Death on two legs (Queen)
6. Drug-Stabbing time (The Clash)
7. Dead or alive (Bon Jovi)
8. Don't stop (Rolling stones)
9. Double Trouble (Eric Clapton)
10. Don't ask me no questions (Lynyrd Skynyrd)
11. Dude looks like a lady (Aerosmith)
12. Doctor rock (Motorhead)
13. Down on the street (Iggy & the Stooges)
14. Dream song (Joe Satriani)
15. Dust in the wind (Scorpions)
16. Desaparecido (Litfiba)
17. Dark globe (Syd Barrett)
18. Do it (The Doors)
19. Dancing barefoot (Patti Smith)
20. Dogs (The Who)

Mi raccomando, attendo le vostre! E che vinca il migliore! ^_^

venerdì 26 novembre 2010

Loz Music History - 1975


Ciao a tutti!

Prometto solennemente che mi impegnerò per far tornare il Loz Music History ad una cadenza regolare, possibilmente settimanale ma vedremo.... ^_^

Intanto bando alle ciance e leggetevi questo! Oggi vi parlo di una grandissima band, e di un disco che, ascoltato una volta, è indimenticabile per chiunque....

Il 1975 è caratterizzato da una serie di avvenimenti che, nel bene o nel male cambieranno il mondo. L'ascia di guerra popolare del '68 è stata sotterrata e nella prima parte del decennio in tutto il mondo si cerca di ricostruire, si guarda al futuro, si punta al rinnovamento e al progresso in tutti i campi.

E proprio per quel che riguarda il progresso il 1975 è un anno ricco di avvenimenti, che riguardano diversi ambiti, come l'astronomia, che sull'onda dell'allunaggio del '69 ormai si fa prepotentemente spazio con diverse spedizioni, due di queste, quella della navetta russa Sojuz 17, e quella della sonda Cos-B, la prima dell'Agenzia Spaziale Europea, sono proprio del 1975. Ma negli anni '70 la tecnologia diventa sempre più domestica e dopo il dilagare della televisione in tutte le case, è la volta dei primi videogiochi, nel '75 infatti Atari e Tele-Games presentano la prima versione di un gioco che segnerà un'epoca, lo storico Pong. Insomma, anche il 1975 è segnato dal progresso, anzi, è un anno fondamentale, perchè il progresso arriva dalle idee, e in questo anno si fa concreta la realizzazione di quella che con tutte le probabilità è l'idea del secolo, infatti il 3 aprile uno studente non molto brillante della facoltà di legge ad Harvard, tale William Henry Gates III, per gli amici Bill, fonda la Microsoft Corporation, che nel giro di un paio di decenni diventerà una delle più grandi aziende del mondo.

Oltre al rinnovamento tecnologico, nel decennio '70 è quello politico ad avere un grosso peso, e anche nel '75 in questo senso gli avvenimenti non mancano. Tanto per cominciare in Gran Bretagna il partito conservatore elegge un nuovo leader, la "Lady di ferro" Margareth Tatcher, in Cambogia Pol Pot prende il potere dando inizio a una delle dittature più dure e sanguinose della storia. In Vietnam le truppe americane abbandonano la capitale Saigon (poi ribattezzata Ho Chi Minh) e i vietcong entrano trionfalmente in città, viene riaperto il Canale di Suez, il Mozambico e l'Angola dichiarano la loro indipendenza, muore dopo 40 anni di tirannia Francisco Franco, Juan Carlos di Borbone diventa re di Spagna e con le firme di Enrico Berlinguer, Santiago Carrillo e Georges Marchais a favore del pluralismo politico nasce l'eurocomunismo.

Anche in Italia la politica viene scossa dagli eventi del 1975, l'8 marzo infatti viene abbassata la maggiore età da 21 a 18 anni, dal XIV congresso del PCI esce vincente la linea del compromesso storico di Enrico Berlinguer che sconfigge i filosovietici di Armando Cossutta. Alle elezioni amministrative di giugno sarà proprio la fazione guidata da Berliunguer a registrare un forte aumento di consensi a sfavore della DC; è da registrare anche un'affluenza alle urne del 92,8%. Nascono i primi parchi regionali, viene riformato il diritto di famiglia che sancisce la parità giuridica dei coniugi e introduce la comunione dei beni, è approvato il divieto di fumo negli ambienti pubblici, Marco Pannella viene arrestato per aver fumato hashish durante una conferenza stampa, ma poi viene approvata la legge sul consumo di droga che garantisce la non punibilità nel caso di quantità per uso personale. Purtroppo però non sono solo questi eventi a caratterizzare la scena politica e sociale del '75, gli anni '70 infatti sono ricordati, insieme ai primi anni '80 per gli estremismi politici e le stragi da questi causate. Dopo i moti del '68 infatti si creano in Italia fasce estremiste e nuclei combattenti e terroristici come le brigate rosse e i neofascisti, che porteranno scontri, centinaia di morti, e la nomea di "Anni di piombo" per tutto il decennio. Purtroppo nemmeno il 1975 si esime dall'essere ricordato per fatti tragici, proprio nell'anno in cui inizia il terzo processo per la strage di Piazza Fontana contro anarchici e neofascisti, le brigate rosse fanno evadere Renato Curcio dal carcere di Casale Monferrato, si verificano scontri tra militanti e polizia che causano diversi morti, uno studente di diciannove anni, militante del Fronte della Gioventù, viene aggredito sotto casa a colpi di chiave inglese da militanti di Avanguardia Operaia e muore un mese dopo per le ferite riportate, alla fine di una manifestazione un diciassettenne del Movimento Lavoratori per il Socialismo, viene ucciso a colpi di pistola da un Neofascista di Avanguardia Nazionale, a Milano uno studente universitario è ucciso a coltellate da un gruppo di fascisti, le brigate rosse rapiscono l'industriale Vittorio Gancia, durante l'operazione della polizia per liberarlo viene uccisa Margherita Cagol, a fine settembre avviene il tristemente ricordato Massacro del Circeo, e poi altri scontri, altre stragi e tanti, troppi, avvenimenti tristi.

Ma non di sola politica (per fortuna) vivono gli uomini, e altri importanti eventi del 1975 vanno ricordati, ad esempio la cessazione della produzione di due macchine storiche, la FIAT 500, poi ripresa qualche anno fa' ma mai nemmeno lontanamente paragonabile all'originale, e la mitica Citroén DS, eletta poco tempo fa' "Auto del secolo", il Concorde effettua il suo primo volo con passeggeri a bordo, in Italia viene inaugurato Gardaland, in Egitto viene scoperta la tomba del faraone Haremhad, a Londra Malcolm McLaren e Vivienne Westwood aprono il negozio "Sex", che diventerà punto di riferimento del punk, e a Stoccolma si celebra, tra gli altri, l'orgoglio italiano, con il premio nobel per la medicina al professor Renato Dulbecco e per la letteratura a Eugenio Montale.

E poi lo sport: Gustav Thoeni vince la sua quarta coppa del mondo di sci alpino e a Garmisch il podio è tutto verde bianco e rosso, con Piero Gros, lo stesso Thoeni e Fausto Radici. Francesco Moser si aggiudica il giro di Lombardia, mentre "il cannibale" Eddy Merckx vince il giro di Sardegna e quello delle Fiandre, la Ferrari torna dopo 20 anni a vincere a Montecarlo con Niki Lauda, ma la Formula 1 del '75 si trova col lutto al braccio quando, durante il gran premio di Spagna, l'alettone della vettura di Stommelen si stacca, la vettura va a sbattere violentemente contro le barriere di protezione, carambola in mezzo alla pista, si schianta sul lato opposto del circuito, vola oltre le barriere e travolge e uccide 4 persone. Giacomo Agostini vince il suo quindicesimo titolo iridato, Cassius Clay si conferma campione mondiale dei pesi massimi e Domenico Adinolfi manda al tappeto Rudi Lubers conquistando il titolo europeo dei pesi mediomassimi.

Anche il cinema e lo spettacolo vogliono la loro parte, e mentre prende il via l'ultima edizione di "Canzonissima", che vedrà la vittoria di Wess e Dori Ghezzi con "Un corpo e un'anima", in Italia spopolano le cosiddette "Radio Libere", in gran Bretagna Charlie Chaplin viene nominato baronetto della regina Elisabetta, Keith Jarrett si esibisce a Colonia, in quello che poi diventerà una delle sue registrazioni live più famose: "The Köln Concert", il mondo del cinema piange Pier Paolo Pasolini, brutalmente ucciso il 2 novembre, il Maestro Federico Fellini vince il suo quarto oscar con "Amarcord", mentre si aggiudica 6 statuette "Il Padrino - Parte II", capolavoro di Francis Ford Coppola da molti considerato addirittura migliore del primo capitolo. Al cinema escono film storici, come "Il braccio violento della legge 2", seguito del film diretto da William Friedkin 4 anni prima, "Profondo rosso", "Lo squalo" di mr. Spielberg, "The rocky horror picture show", e poi film drammatici che hanno segnato un'epoca, come "Quel pomeriggio di un giorno da cani" con Al Pacino, "Qualcuno volò sul nido del cuculo" con Jack Nicholson e "Barry Lyndon" dal genio di Stanley Kubrick, "Tommy", grande film sul movimento MOD accompagnto dalle musiche degli Who, film comici come "Monty Python e il Sacro Graal" di Terry Gillian e compari, "Il fratello più furbo di Sherlock Holmes", divertentissimo film con l'accoppiata Gene Wilder & Marty Feldman, e i primi capitoli di due saghe storiche del cinema comico italiano: "Amici Miei" e "Fantozzi".

La scena musicale della metà degli anni '70 è un turbine di vecchi e nuovi generi, miti che nascono e che crollano, mode, pubblicazioni e concerti. Nel solo 1975 nascono importanti band del calibro di Iron Maiden, Quiet Riot, le Runaways di Joan Jett e Lita Ford, i Raven, i Matia Bazar, gli Angel, i Blondie di Debbie Harry e poi, nati i Sex Pistols, una vera e propria valanga di punk band. Contemporaneamente si sciolgono gli Acqua Fragile, orgoglio italiano del rock progressivo e sperimentale, i Faces, formatisi qualche anno prima dalle ceneri degli Small Faces con l'aggiunta di Ron Wood e Rod Stewart, e i Mothers of invention del grande Frank Zappa. Ormai il mercato discografico si è fatto grosso, le etichette e le case di produzione crescono come i funghi e i dischi pubblicati sono una marea! Si va dalla disco music dell'album omonimo degli Abba al metal classico dei Black Sabbath che se ne escono con "Sabotage" e "We Sold Our Soul for Rock'n'Roll", dalle canzoni impegnate di "Canzoni di rabbia" di Claudio Lolli, uno dei più grandi cantautori del bel paese, alla cattiveria di "Alive" e "Dressed to kill" dei Kiss, dall'horror rock di "Welcome to My Nightmare" di mr. Alice Cooper a una valanga di album di progressive italiano come "Are(A)zione" e "Crac!" degli Area, "Dentro" e "La Bottega dell'arte" dei La Bottega dell'arte, "Banco IV" dei Banco del mutuo soccorso e tanti altri, "High voltage" e "T.N.T." di Bon Scott e soci, "Blood on the Tracks" e "The Basement Tapes" di Bob Dylan, "Born to run" del boss Bruce Springsteen, "Live!" di Bob Marley, "Fleetwood Mac", "Supremes", "Free-for-all" di Ted Nugent, e poi un sacco di album di David Bowie, Branduardi, Jethro Tull, Eric Clapton, Eugenio Finardi, Joni Mitchell, PFM, Procol Harum, Queen, Eagles, De Gregori, Inti-Illimani, ZZ-Top, James Taylor, fino a pilastri della musica come "Physical Graffiti" dei Led Zeppelin, "Metal Machine Music" di Lou Reed, "Tonight's the night" di Neil Young, il meraviglioso "Horses" della sacerdotessa del rock Patti Smith e "Wish you were here", dedica psichedelica dei Pink Floyd all'amico Syd Barrett.

Gli album del 1975 sono, ve lo posso assicurare, molti di più di tutti quelli che ho citato, ma c'è un nome che manca all'appello, quello di una band che ha segnato, e ancora oggi continua a segnare, generazioni su generazioni di appassionati di musica. Tutto comincia 6 anni prima, nel 1969 quando a Sunapee nel New Hampshire si incontrano Joe Perry, Tom Hamilton e Steven Tyler, naturalmente sto parlando degli Aerosmith! Dopo qualche esibizione nei dintorni e l'arrivo di Joey Kramer e Brad Whitford, quello che forse inizialmente era un gioco comincia a diventare qualcosa di serio e i 5 cominciano a lavorare al loro album di debutto, la band è forte, da carica, la musica è potente, irriverente e travolgente, la tecnica di Joe è sublime e Brad certo non è da meno, e a coronare il tutto c'è lui, Steven Tyler, un'anima rock con braccia e gambe, e soprattutto con una voce da far invidia a chiunque. Steven è un concentrato di tecnica, potenza, irriverenza, spericolatezza, rabbia e dolcezza, è capace di cantare canzoni hard rock come ballate romantiche, ha un tono di voce roca quando sussurra ed è capace di acuti da ultrasuoni quando urla, tanto da fargli attribuire il soprannome "The Demon Of Screamin'", la musica gli scorre dritta nelle vene (insieme a una marea di altre sostanze non meglio specificate....) e ogni volta che sale sul palco lo spettacolo è assicurato. Il primo capitolo di una saga che ancora oggi grazie a Dio non accenna a finire, si compone nel 1973 con l'uscita del loro album omonimo, che con un disco d'oro e 3 dischi di platino riscuote un ottimo successo, grazie anche alle radio che trasmettono fino alla nausea i due singoli estratti dall'album, "Dream On" e "Mama Kin" (e scusate se è poco....). Riscosso il primo successo, la band non si adagia sugli allori, anzi, "toxic twins" (così vengono detti Steven e Joe per ovvi motivi) e soci si trasferiscono a Boston, dove vivono tutti nello stesso appartamento e suonano nei seminterrati dell'università, per poi tornare nel 1974 con l'album "Get your wings", altro successo e altri grandi pezzi come "Train Kept A-Rollin'", cover di Tiny Bradshaw, "Pandora's Box", e soprattutto la prima traccia, "Same old song and dance", per come la vedo io un capolavoro.... Insomma, questi 5 americani di fermarsi non ne hanno voglia e a riprova di questo arriva, nel 1975, l'album dell'esplosione, quello che li porterà al meritatissimo successo planetario, sto parlando di "Toys in the attic". Il loro terzo album li manda dritti dritti nell'olimpo dei grandi, con 6 dischi di platino e il debutto nelle classifiche di tutto il mondo. La critica lo accoglie a braccia aperte, soprattutto quella inglese visto che con il dilagare dell'ondata punk, un po' di sano rock dà un po' di respiro, ed evidentemente anche il pubblico la pensa così, perchè dal 1975, da questo album, gli Aerosmith sono una delle band più amate, seguite e prese come esempio di tutta la storia della musica, e provate a dire che non se lo meritano!.... "Toys in the attic" letteralmente significa "Giochi in soffitta", ed è un espressione inglese che indica la pazzia, niente di meglio per rappresentare una band come gli Aerosmith, si, perchè gli Aerosmith, dal primo all'ultimo, sono completamente pazzi, sono scatenati, arroganti, imprevedibili e incontenibili. Questo è l'album della prima svolta sonora del gruppo, il suono ora è ben definito, anche se spazia tra vari generi, si va dal blues-rock di "Uncle Salty" al sound più orecchiabile di "Adam's Apple", fino al rock aggressivo di "Walk this way" e della title track, "Toys in the attic"; Insomma, un album completo, un'opera che assolutamente non può mancare nella collezione di un appassionato di musica. E allora quale dei 9 brani dell'album posso scegliere? Dovrei scrivere un music history per ognuno, ognuno ha il suo perchè, ha la sua storia, e ognuno, ogni singolo secondo di quei poco più di 37 minuti merita di essere ricordato, forse più di qualunque altro album di Tyler e compagni, "Toys in the attic" è qualcosa che quando ti entra dentro non esce più, è un vero e proprio orgasmo musicale, una dolce emozione....

E allora signore e signori, se siete arrivati indenni a leggere queste ultime righe senza addormentarvi, questo è il premio che vi spetta.... Per voi, questi sono gli eterni Aerosmith, questa è la loro musica, questa è "Sweet Emotion"! E buon rock a tutti!....

mercoledì 24 novembre 2010

Finalmente Sit-Rock: Inizia per....


Ciao a tutti!

Rieccomi qui di nuovo con la Sit-Rock! In teoria avrebbe già dovuto essere finita, e invece non è mai partita, per cui mi pare ora di dare il via, le regole le sapete già, ma nel caso vi fossero scappate le ripeto, 20 canzoni, del genere che preferite, italiane o straniere non fa differenza, la cosa importante è che inizino tutte con la stessa lettera!...

Appuntamento a Domenica! Giuro che questa volta parte davvero!.... ^_^

ROCK ON!!!!!

martedì 23 novembre 2010

Quando ce vo' ce vo'!....


Ciao a tutti!

Più tardi, o forse domani, arriverà un post, per adesso spazio a un po' di rock pesante, secco e veloce! 2 minuti e mezzo di adrenalina pura!

E onore a quel pazzo scatenato di Mikkey Dee!....

Provate a non battere il piede se ce la fate....

ROCK OUT!!!!!


lunedì 15 novembre 2010

Un gran modo di festeggiare....


Se c'è un modo davvero spettacolare di festeggiare un compleanno per un appassionato di musica, questo modo è andare a un concerto, e non parlo solo di rock, in generale io credo che la musica che si ascolta in un concerto sia diversa da quella che si ascolta dallo stereo o alla radio, non c'è paragone, i live trasmettono qualcosa in più, trasmette più energia, più messaggi, più passione, più tutto....

Ecco, il signore che primeggia sul biglietto nella foto ieri sera mi ha trasmesso tutto, passione, carica, energia, per dirla come i Beach Boys, delle buone vibrazioni, insomma, un gran bel regalo di compleanno.... Sicuramente non leggerai mai queste pagine Joe, ma grazie, grazie di cuore per tutto questo....

Ti voglio ringraziare nello stesso modo in cui ci hai salutato ieri sera finito il concerto, perchè non credo ce ne sia uno migliore.... Thank you! Thank you so much and keep on rockin'! Everyday!....



sabato 13 novembre 2010

Il più grande orsacchiotto del mondo....


Ciao a tutti!

Chi di voi mi legge sa che sul blog non mi piace parlare dei fatti miei, preferisco parlare di altri argomenti e il più in terza persona possibile, però oggi voglio fare uno strappo alla regola....

Tranquilli, non mi dilungherò e non vi parlerò nè di lavoro nè di vita privata o altro di noioso, semplicemente l'espressione del bimbo qui sopra è all'incirca quella che ho fatto io ieri sera e voglio rendervi partecipi di questa cosa....

Vi presento il nuovo arrivato in casa Loz.... ^_^



Ecco, forse per qualcuno di voi sarà un vinile come un altro, per me è IL vinile, sono ancora senza parole e non so per quanto ancora avrò stampato in faccia sorriso ebete di un bambino davanti al più grande orsacchiotto del mondo.... ^_^



venerdì 12 novembre 2010

Questo è un pezzo un po' vecchio.... Dalle mie parti....


Ciao a tutti!

In realtà oggi avevo un'altra idea per il post, ma poi mi sono ricordato che giorno è oggi e sono stato folgorato.... Non potevo esimermi.... ^_-

L'immagine è quella dei circuiti temporali della DeLorean poco prima che il fulmine colpisca la torre dell'orologio e Marty venga rispedito nel 1985, e probabilmente adesso starete pensando "ma questo è malato", si, direi di si, ma io questo film lo adoro, e direi che visto che il fulmine ha colpito l'orologio di Hill Valley esattamente 55 anni fa' (notare l'ora.... ^_^) l'evento può essere ricordato solo e soltanto così....









E questa è l'originale, per i nostalgici come me....






lunedì 8 novembre 2010

....Quando meno te l'aspetti....


Ciao a tutti!

Finalmente rieccomi qui a scrivere! Scusate la vergognosa latitanza, ma ultimamente sono stato sotto parecchio col lavoro, però finalmente è arrivata un po' di tregua, e quindi direi che è ora di recuperare il tempo perduto, anche perchè ho diverse cose che purtroppo sono finite nel dimenticatoio, tra cui una sit-rock che dovva partire ma non è mai partita.... Ora provvedo a scrivere il prossimo post, nel frattempo ascoltatevi il buon Serj Tankian!....

ROCK ON!!!!!!!!!!