lunedì 28 gennaio 2013

The Wild Child - The Wild Child


Alla faccia degli alternativi, alla faccia degli snob, degli indie e di questa sorta di corrente di pensiero per la quale il passato è soltanto banale e il "già sentito" è una schifezza, ci sono - per fortuna - generi e sonorità che nonostante i decenni di storia alle spalle non perdono il loro fascino. Il metal - e si parla del metal classico, niente sottogeneri più o meno di recente nascita - fa certamente parte di questi. Genere particolare il metal, non certo sofisticato nei modi e nell'atteggiamento, ma che da oltre 40 anni fa battere i piedi a tempo, agitare la testa in snervanti headbagging e pogare duro sotto il palco con le corna alzate al cielo.

Non ci sono scappatoie, nel metal ci sono band fondamentali per cui si deve assolutamente passare e che ogni metallaro, dal death all'epic, conosce ed apprezza, sono band dai nomi altisonanti e talmente famosi da sembrare banali, ma così non è, e lo sanno bene i The Wild Child, formazione tutta italiana proveniente dai più alti lidi della Lombardia, nello splendido scenario della Valchiavenna, ad un nonnulla dalla frontiera svizzera. I The Wild Child rispondono ai nomi di Cristian "Cris" Nava (voce e tastiere), Marco "Mark" Gilardoni (chitarra ritmica e solista),  Paolo "Paul" Gilardoni (basso), Mattia "Matt" Ardenghi (chitarra ritmica) e Andrea "Endriu" Martocchi (batteria), nel 2004, uniti dalla medesima passione per l'hard rock e il metal, decidono di mettere insieme un gruppo ed iniziano a muovere i primi passi come cover band dei gruppi fondamentali del genere, su tutti Black Sabbath e Judas Priest, ma ben presto il semplice tributo non basta più, e i cinque cominciano a scrivere pezzi propri, proposti prima durante i concerti e infine stampati sul primo album ufficiale della band, "In the next life", autoprodotto e datato 2008. Dopo l'uscita dell'album i The Wild Child riprendono un'intensa attivtà live che li porta in giro per lo stivale, fino ad un nuovo ritorno in studio, per registrare il successore di "The next life".

"The Wild Child", titolo omonimo per il secondo lavoro della band, uscito nel 2012 e supportato da un fitto tour radiofonico in giro per l'Italia, che sta già regalando grosse soddisfazioni alla band, sia per quel che riguarda il riscontro del pubblico sia, soprattutto, per il giudizio della critica, giudizio che è già valso ai cinque l'inserimento nell'annuario del metal italiano 2012 della rivista Rock Hard. Non è difficile capire il motivo del successo di "The Wild Child", basta mettere il cd nello stereo e premere play, il resto è chiaro con i primi secondi di "Wild Child", traccia di apertura introdotta da un attacco di batteria al fulmicotone di Martocchi, coadiuvato dal riff chitarristico di un Mark in stato di grazia, è l'intro perfetta, potente e imbottito di watt dal primo secondo e senza variazioni dalla linea del più classico metal di scuola Priestiana, da qui in avanti sarà questa la ricetta, immutabile da oltre 40 anni, già sentita - certo - ma ugualmente coinvolgente, sudata e passionaria come sempre e, soprattutto, suonata in maniera impeccabile da tutto il gruppo, che non manca di regalare elementi di rito quali tiratissimi assoli di chitarra, acuti gracchianti e ritmi da doppio pedale, finanche un poderoso assolo di basso di Paul all'interno di "Fuckin' money", brano che vira verso l'hard rock e che grazie ad una forte presenza del basso assume sembianze splendidamente cupe. Si passa così per "The ghost", forse il brano più snervante dell'album e forse anche il migliore, ripieno di nervosismo, echi growl e - ovviamente - di elettricità palpabile, "Mofo", classico che più classico non si può, ma anche "Mother eye's", malinconica power ballad un po' straniante all'interno di un album di duro impatto come questo, ma che guadagna fascino con i successivi ascolti. E poi ancora "The last battle", granitico pezzo incline al doom dall'incedere costante, introdotto ed accompagnato da cori epicheggianti che trasformano l'atmosfera in qualcosa di tetro e a tratti quasi terrificante quando la voce di Mark si fa importante e venata di cattiveria mentre annuncia di prepararsi alla battaglia. 

La chiusura dell'album viene affidata a "Cris song", il brano più lungo dell'intero disco e sicuramente uno dei più interessanti: il pezzo parte inaspettatamente con il suono soft di un pianoforte e qualche riverbero, al primo impatto pare di trovarsi di fronte una nuova ballad, ma non è così, per oltre 11 minuti Cris ci accompagna in un viaggio nervoso, in bilico tra le linee morbide del piano e le scariche elettriche di riff violentissimi scaricate a piccoli tratti, tratti che separano le diverse fasi di un discorso splendidamente recitato dal batterista che, parola dopo parola, sembra accumulare rabbia, salvo poi scaricarla in un tremendo anfratto elettrico prima della quiete finale. Un finale azzeccatissimo, che lascia spiazzati ma che resta fortemente impresso, forse più di ogni altro brano dell'album nonostante la lunga durata.

Insomma, un ottimo album questo dei The Wild Child, suonato senza il minimo cedimento e senza lasciare adito a considerazioni negative sulla tecnica e sul sudore che questi 5 ragazzi dimostrano di avere nelle proprie corde. Un album metal classico, come è giusto che sia, perchè ci sono suoni e generi che per sopravvivere hanno bisogno di continue novità e continue nuove deviazioni ed influenze, ed altri che procedono dritti per la propria strada, senza bisogno d'altro. Il metal è così, lo si ama o lo si odia, se lo odiate "The Wild Child" non fa per voi, ma se lo amate non potrete non apprezzarlo al meglio...

Voto: 7,5

Tracklist:

1. Wild Child
2. Confusion
3. Mofo
4. The Last Battle
5. Fuckin' Money
6. Mother's Eye
7. The Ghost
8. Cris's Song



Recensione pubblicata su Oubliette Magazine

La musica è sempre più blu - Via alle votazioni!



Amici followers, è tempo di verdetti per LA MUSICA E' SEMPRE PIU' BLU!

Ha infatti inizio oggi la seconda fase della gara, nella quale le canzoni proposte si batteranno in uno scontro all'ultimo voto per aggiudicarsi i posti per la finale! 213 canzoni totali, ma soltanto 12 accederanno alla finale, e come ogni festival che si rispetti il giudizio spetta al popolo; il popolo della rete ovviamente...

Per ogni categoria saranno scelte le 3 canzoni più votate, canzoni che approderanno alla finale di sabato 16 febbraio, può votare chiunque, senza necessariamente essere iscritto al contest, e per farlo basta andare sul blog dell'Orablù, lì troverete i sondaggi nei quali potrete scegliere i vostri pezzi preferiti. I sondaggi permettono una scelta multipla fino ad un massimo di 9 preferenze per ogni categoria; la votazione per ogni categoria è permessa una sola volta per ciascuno, onde evitare ondate di votazioni che inficerebbero il risultato finale. Da questo momento hanno inizio ufficialmente le votazioni per le categorie "12 anni di musica alternativa" e "Italian Trash", i sondaggi si chiuderanno sabato 2 febbraio per lasciare spazio alle votazioni per le successive categorie.

Nota importante: La categoria Italian Trash contiene il peggio del peggio della musica italiana selezionata dai partecipanti, quindi ricordate che va votato il pezzo peggiore!

Su questo, come sugli altri blog che partecipano al contest, potete trovare i gadget per ascoltare tutte le canzoni in gara, non vi resta che prestare bene orecchio e fare la vostra scelta!

E che vinca il migliore (O il peggiore...)!

martedì 22 gennaio 2013

Giorgio, come persona


Credo che non ci sia molto da dire, alla faccia di fenomeni di passaggio, di artisti da "talent" e di musica spiccia... Patti Smith che canta Giorgio Gaber, e si commuove tanto da piangere....

Grande Lei... Grande Lui....
Ciao Giorgio.... Ci manchi....



Se ve la siete persa al link qui sotto potete vedere tutta la puntata:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-879ed06a-021f-472e-95f5-b9dfc8eaecce.html


lunedì 21 gennaio 2013

La musica è sempre più blu - Via alle proposte!



Amici followers,  ad una settimana dalla partenza del contest LA MUSICA E' SEMPRE PIU' BLU, è ora tempo di entrare nel vivo della gara!

Da oggi infatti comincia la prima fase del gioco, durante la quale potrete proporre tre brani per ogni categoria in concorso ed un brano per la categoria fuori concorso dell’ospite straniero e, per chi si fosse sintonizzato soltanto ora, iscrivervi al contest proponendo nel contempo i vostri brani! Per registrare le vostre proposte fino a SABATO 26 GENNAIO non dovrete far altro che inviare una mail all’indirizzo orablubollate@gmail.com con l’elenco dei pezzi, specificando artista, titolo e categoria di appartenenza.

Sono sufficienti artista e titolo di ogni brano ma, per garantire la totale par condicio per le votazioni che inizieranno dalla settimana prossima, nel caso in cui proponiate pezzi di artisti o gruppi sconosciuti, semisconosciuti o emergenti vi chiediamo di inserire un link ad un video youtube, un canale musicale o un qualsiasi sito in cui sia possibile ascoltare la canzone proposta con un audio buono.

Riportiamo nuovamente l’elenco delle categorie, ricordandovi che sono ammesse soltanto canzoni cantate in italiano o in dialetto e che non esistono vincoli di nessun genere diversi da quelli specificati per ogni categoria e che è possibile concorrere per tutte le categorie come per una soltanto, a totale discrezione vostra

1. DODICI ANNI DI MUSICA ALTERNATIVA ITALIANA (3 proposte): le migliori canzoni alternative italiane dal 2000 a oggi (qui l'interpretazione della parola alternative è a discrezione dei partecipanti);
2. ITALIAN BEST (3 proposte): le migliori canzoni italiane di sempre, senza alcun vincolo di anno, genere o altro; nello specifico, l'originalità della scelta dovrà essere considerata come una scriminante di giudizio, in modo tale da evitare di avere una lista fatta dei soliti superclassiconi, banali e logori; il criterio dell'originalità sarà determinante per il giudizio della giuria popolare, al momento della votazione finale;
3. ITALIAN TRASH (3 proposte): le peggiori canzoni italiane di sempre, anche qui carta bianca su tutto, anzi, più saranno originali le scelte più ci sarà da divertirsi...

4. L'OSPITE STRANIERO (FUORI CONCORSO – 1 proposta): La scelta dovrà riguardare un gruppo o un'artista internazionale che abbia inciso un disco o un singolo tra l'inizio del 2012 e la data della serata del festival, prevista per il 16 di febbraio 2013.

Detto questo non resta altro da dire che aspettiamo con ansia le vostre proposte!



domenica 20 gennaio 2013

Blackbox Live @ FH Aachen



La musica è arte, su questo non ci piove, anche se spesso – troppo spesso negli ultimi anni – questo aspetto viene accantonato a favore di facili guadagni e strizzate d’occhio al mercato discografico di massa, ma per tornare a rendersene conto basta mettere sul piatto del giradischi il vinile giusto, nello stereo quel cd che ancora dopo mille ascolti riesce a stupire, o, nel nostro caso, premere play su un video youtube.

E’ così che si incontrano i Blackbox, giovane band tedesca proveniente dalla piccola cittadina di Krefeld, nella renania settentrionale, della quale nonostante i sette anni di vita ancora circolano poche informazioni e che, come la gavetta impone, negli ultimi anni si è rimboccata le maniche per far conoscere la propria musica suonando dal vivo in interessantissimi live acustici e semiacustici.

Uno dei più interessanti è sicuramente la sessione semiacustica del 14 dicembre scorso, realizzata in collaborazione con la facoltà di scienze applicate dell’università di Aquisgrana, trasmessa in web streaming e pubblicata poi in uno splendido video youtube. Basta guardare il primo minuto del flmato per farsi risucchiare dalla musica di questi cinque ragazzi che, senza l’ausilio di scenografie e fronzoli conquistano l’ascoltatore con una miscela composta da una base di pop-rock moderno che viaggia mano nella mano con le sonorità tipiche del post rock e la passione del grunge, passione che emerge nella voce di Timm Demetry, a tratti morbida e avvolgente e  a tratti roca mentre ripete sempre più ossessivamente le parole dei ritornelli.

Volendo inquadrare la band in una precisa branca della musica si potrebbe dire che i Blackbox sono un gruppo post rock, o come va tanto di moda dire, indie-rock, si potrebbe dire – e non si sbaglierebbe poi molto – che ricordano i migliori Coldplay - quelli di “X&Y” - ma quel che più traspare ascoltando la loro avvolgente musica e le struggenti parole delle canzoni (a volte vere e proprie poesie strappalacrime) al di là di categorizzazioni che in casi come questo perdono il loro significato, è la passione di questi ragazzi, la voglia di trasmettere con la musica sensazioni ed emozioni che altrimenti risulterebbero di difficile comprensione, una passione che altro non è che l’elemento fondamentale della musica intesa come arte.

Sul soundcloud ufficiale della band è possibile ascoltare i brani del loro primo EP autoprodotto, “Sun”, mentre il video del live di Aquisgrana è disponibile su youtube, poco più di 16 minuti, un tempo breve, ma sufficiente a lasciare spiazzati e soddisfatti. Provare per credere...

SoundCloud: https://soundcloud.com/blackboxband


Articolo pubbicato su Elfa Promotions

lunedì 14 gennaio 2013

LA MUSICA E' SEMPRE PIU' BLU - NON SA(N)REMO LA SOLITA SOLFA



Amici followers e gentili naviganti del web: è giunta l'ORA! Oggi, infatti, prende inizio ufficialmente LA MUSICA E' SEMPRE PIU' BLU!

Di che si tratta, vi starete domandando? La Musica Sempre Più Blu è semplicemente un contest, un sorta di festival, a metà tra il reale e il virtuale, che noi dell'Orablù abbiamo pensato di organizzare, sviluppando una felicissima intuizione dell'amico e socio, Lozirion.
Siete stufi della solita solfa? Certa musica italiana vi intristisce? Le canzonette vi ammorbano? Allora questo gioco fa per voi! Noi vi diamo la possibilità di opporvi allo strapotere di Sanremo, di girare le spalle al palco dell'Ariston e di decidere insieme a noi quali canzoni siano davvero musica per le vostre orecchie.

Partecipare è FACILE, è GRATUITO,e lo può fare chiunque, anche se non dispone di un proprio blog. Basta iscriversi inviando una mail al seguente indirizzo: orablubollate@gmail.com, a cui potrete rivolgervi anche per ricevere ogni chiarimento ai vostri eventuali dubbi.

Ora, immagino, vi starete chiedendo in cosa consista il gioco. Anche in questo caso la risposta è semplice. Abbiamo creato tre categorie, che qui sotto brevemente riportiamo:

1. DODICI ANNI DI MUSICA ALTERNATIVA ITALIANA: le migliori canzoni alternative dal 2000 a oggi (qui l'interpretazione della parola alternative è a discrezione dei partecipanti);
2. ITALIAN BEST: le migliori canzoni italiane di sempre, senza alcun vincolo di anno, genere o altro; nello specifico, l'originalità della scelta dovrà essere considerata come una scriminante di giudizio, in modo tale da evitare di avere una lista fatta dei soliti superclassiconi, banali e logori; il criterio dell'originalità sarà determinante per il giudizio della giuria popolare, al momento della votazione finale;
3. ITALIAN TRASH: le peggiori canzoni italiane di sempre, anche qui carta bianca su tutto, anzi, più saranno originali le scelte più ci sarà da divertirsi...
Ogni partecipante regolarmente iscritto, sceglierà, in base ai propri gusti, tre canzoni per ogni categoria in concorso e le invierà all'indirizzo mail: orablubollate@gmail.com, in modo che le scelte vengano registrate in modo definitivo, in attesa delle votazioni. 

N.B.:

Le canzoni in concorso NON saranno proposte dagli organizzatori, ma le sceglierete voi, tra le vostre preferite;
  1. Sono ammesse solo ed esclusivamente canzoni cantate in italiano o in dialetto. NON sono ammesse canzoni cantate in inglese o altre lingue straniere;
  2. L'unico limite temporale per il rinvenimento delle canzoni è previsto per la categoria N° 1. Per altre due categorie valgono solo i limiti di cui al punto 2;
  3. Non è necessario che le canzoni scelte siano di gruppi o artisti di fama nazionale. Valgono gruppi e artisti indipendenti anche sconosciuti o semisconosciuti;
  4. Non è obbligatorio partecipare a tutte le categorie in concorso. Si può partecipare anche solo a una delle tre categorie sopra elencate.

Per quanto riguarda le votazioni, saremo più chiari in seguito. Tuttavia, senza mettere troppo carne al fuoco, è meglio chiarire solo tre concetti assai importanti:

  1. Il voto è aperto a tutti, anche a coloro che non si sono iscritti al gioco;
  2. Si vota la canzone, NON il blogger iscritto. Questo eviterà che torme di amici e conoscenti, vengano precettati su Facebook o similari per votare sempre la stessa persona;
  3. Per ogni categoria, il voto effettuato sul web, determinerà tre canzoni vincenti che parteciperanno alla finale, questa assolutamente reale, che si terrà il 16 febbraio 2013, presso i locali dell'Orablubar di Bollate. Le finaliste quindi saranno complessivamente NOVE ( oltre ai tre ospiti stranieri NON in concorso ).
Come per ogni Festival che si rispetti, ci saranno poi degli ospiti stranieri. Quali ? Li sceglierete ancora voi. Ci sarà infatti un'altra categoria, ma questa volta fuori concorso, che abbiamo chiamato : 

L'OSPITE STRANIERO

Anche in questo caso, dovrete inviare la vostra proposta che sarà messa al voto, con le modalità che andremo a spiegare successivamente. La scelta, nello specifico, è però limitata a una sola canzone e dovrà riguardare un gruppo o un'artista internazionale che abbia inciso un disco o un singolo tra l'inizio del 2012 e la data della serata del festival, prevista per il 16 di febbraio 2013.Le tre canzoni straniere premiate andranno ad allietare la serata della finale che, ripeto, sarà reale e si svolgerà con pubblico in carne e ossa.

Detto questo, qui sotto potete leggere il calendario del contest:

  • 14 gennaio: apertura contest e iscrizioni: per iscriversi occorre inviare una mail all'indirizzo orablubollate@gmail.com .A tutti i partecipanti verrà inviato il codice di un piccolo banner che rimanda all'Orablù da inserire sui blog per la tutta la durata del festival. Le iscrizioni hanno inizio a partire da oggi, e si protrarranno fino e non oltre SABATO 19 GENNAIO ;
  • 21 gennaio: inizio ricezione canzoni in gara dai partecipanti: Sempre tramite la mail creata ad hoc ( orablubollate@gmail.com ) ci saranno da inviare le canzoni che parteciperanno alla gara, entro e non oltre SABATO 26 GENNAIO;
  • 28 gennaio: apertura votazioni musica alternativa e italian trash. Vi comunichermo con apposito post le modalità di votazione;
  • 4 febbraio: apertura votazioni ospite straniero e italian best. Vi comunichermo con apposito post le modalità di votazione;
  • 11 febbraio: annuncio finalisti e presentazione della serata finale.
  • 16 febbraio: FINALE 

La finale si terrà presso i locali dell'Orablùbar, la sera di SABATO 16 FEBBRAIO 2013. Le canzoni che parteciperanno alla finale saranno sottoposte al vaglio della critica (Web) e della giuria popolare, presente in sala insieme a un presentatore. La serata sarà seguita in diretta streaming. Per i blogger che hanno proposto le tre canzoni vincitrici delle rispettive categorie è previsto un premio.

ISCRIVETEVI NUMEROSI E BUON DIVERTIMENTO !

lunedì 7 gennaio 2013

The Leeches - Underwater



Le sanguisughe sono tornate, e sono pronte a succhiare dai vostri corpi fino all'ultima goccia di energia! Come? A colpi di punk ovviamente, secco, veloce e nervoso, come vuole la migliore tradizione....

Sanguisughe italiane, e per una volta non si parla della nostra indecente classe politica: i The Leeches sono quattro ragazzi che arrivano dagli ultimi brandelli di Italia prima della frontiera svizzera, rispondono ai nomi di Massi, Mone, Mexicano e Freddy, suonano punk senza mezzi termini di scuola Ramones e lo suonano in una maniera che renderebbe fieri Marky, Johnny, Joye e Dee Dee.... La band nasce nel 2002, quando i quattro si incontrano e decidono di far confluire le loro rispettive esperienze in altri gruppi della zona in un'uica formazione; come da copione, per emergere c'è da rimboccarsi le maniche, lavorare duro e fare gavetta, e i quattro sono disposti a farlo, così per i primi anni provano, suonano dal vivo e cominciano a farsi un nome nell'underground e nell'ambiente della musica punk grazie a concerti , pubblicano un EP ed un vinile 7", e finalmente nel 2006 arrivano a debuttare ufficialmente con il full length "Fun is dead", prodotto dalla Nextpunk records, album che fa da rampa di lancio per la carriera della band, seguito due anni dopo dalla firma con la Tre Accorid Records e dal secondo lavoro, "Eat the Leeches", album della conferma. Pubblicato il secondo album i The Leeches riprendono un'intensa attività live che li porta a calcare importanti palchi e ad aprire gli show di grossi nomi della musica punk e rock, dai Ministri a Danko Jones, fino ai Bad Religion, oltre a illustri partecipazioni a vari festival (non ultimo l'I-Day Festival 2010). Nel frattempo Massi e soci scrivono altro materiale, e, dopo aver assodato il rapporto con la Tre Accordi, mandano alle stampe il loro terzo album, "Get serious". Il gruppo non si ferma e continua a suonare live, macinando chilometri e consumando fatica sui palchi italiani, fino ad un nuovo ingresso in studio, questa volta affiancati al missaggio da una vera e propria icona del punk rock, Daniel Rey, un personaggio che può vantare nel suo curriculum nomi come Misfits e Ramones - e scusate se è poco! - e che porta i comaschi nella direzione del punk più schietto, onesto e, soprattutto, sudato.

Il risultato di questa collaborazione è uscito nei negozi di dischi in formato digitale, su cd ed in vinile il 6 novembre scorso sotto il titolo di "Underwater", un titolo claustrofobico ed una copertina che riporta il disegno di un enorme piranha non certo rassicurante, per un album adrenalinico ed esplosivo, senza pause e senza attimi di respiro, proprio come i poveri pesci in copertina che cercano di sfuggire dal gigantesco piranha. 28 minuti per 13 canzoni, una media che supera di pochissimo i 2 minuti a pezzo ed è giusto così, perchè nel punk le parole vanno urlate e tirate a velocità alte, lo sanno i The Leeches e lo sa ancora meglio il buon Daniel Rey, che però con la sua esperienza riesce ad evitare l'effetto ripetitività che brani così brevi spesso si portano appresso. Si parte con "I'm everything to me" e nonostante la carica atomica del pezzo il baricentro sembra spostarsi verso un punk più pulito, ma è soltanto un'impressione iniziale, ci vuole ben poco perchè l'asticella torni a pendere verso il punk picchiato duro e a tratti tendente all'hardcore, e ci vuole ancora meno per ritrovare i Leeches dei lavori precedenti, nella passione viscerale più che evidente e nell'onestà dei testi, scanzonati e senza metafore nascoste o sofismi che col punk nulla avrebbero a che vedere; i comaschi suonano e si divertono, cantano della vita di tutti i giorni e di qualsiasi altra cosa passi loro per la testa, che sia il cibo (argomento che si ritrova in diversi pezzi anche dei dischi precedenti) o qualche sprazzo di impeto rivoluzionario, una formula semplice, che sicuramente non farà vincere al gruppo premi per il cantautorato, ma certamente servirà a strappare qualche risata e - soprattutto - farà divertire chi li ascolterà dal vivo, ed è questa la cosa importante, perchè in fondo è proprio la musica live la dimensione più congeniale ai quattro, e che sia per via del genere, per attitudine o per altro poco importa, perchè se l'ascolto in cuffia fa battere il piede e scuotere la testa, si può andare sul sicuro aspettandosi live esplosivi e divertenti, e prevedendo grossi poghi sotto il palco su pezzi come "Stop the clock", "Down on my knees" o "Nothing at all". Ma c'è qualcosa di più in questo quarto album dei Leeches, una sorta di perfezionamento del suono, per quanto l'impetuosità rimanga comunque il tassello centrale del sound del gruppo ci sono qui e là tracce di influenze, aiutate ad emergere anche dalla collaborazione di Rey, che riportano alla mente band come gli Offspring, ma anche i Dead Kennedys ("Too hungry to pray" arriva innegabilmente da Jello Biafra e compari), oltre alla riuscitissima cover di "ME-262" dei Blue Oyster Cult, Anno Domini 1974, piazzata prima del finale a chiarire che i ragazzi sono preparati, e non poco....

Al di là delle analisi sul percorso del gruppo, che sostanzialmente procede secondo i piani e senza grosse deviazioni (anche se forse Massi manca ancora di una pronuncia inglese più naturale e meno "scolastica", requisito non essenziale ma sicuramente di impatto notevole), "Underwater" è un album divertente e coinvolgente, che acchiappa fin da subito con i suoi ritmi secchi e la veemenza con cui la band aggredisce gli strumenti nel vero senso della parola, un album che chi è avvezzo al punk non può non apprezzare per una band che va seguita ed apprezzata dal vivo, e portatevi qualche integratore per il dopo concerto, perchè queste sanguisughe vi lasceranno soddisfatti ma stremati....

Voto: 7,5

Tracklist

1. I'm Everything To Me
2. Piranha Boys
3. Serious
4. Feelin'Alright Tonight
5. Down On My Knees
6. Vanilla Coke
7. Stop The Clock
8. Nothing At All
9. Standing On My Tomb
10. My Life
11. Too Hungry To Pray
12. Me-262
13. Into The Storm



Recensione pubblicata su Oubliette Magazine

Sunshine Award



Ciao a tutti!

Questo post un po' anomalo arriva con qualche giorno di ritardo. Venerdì scorso ho ricevuto questo gradito premio dalla carissima Pa, e ne approfitto immediatamente per ringraziarla.

Ora però tocca a me far proseguire la catena, nonostante di solito non faccia questo tipo di cose, e quindi cominciamo elencando le regole:

Regole del Sunshine Award:
1) Includere il logo premio in un post o nel tuo blog
2) rispondere a 10 domande su te stesso/a
3) Nominare 10-12 altri blogger favolosi
4) Far sapere ai tuoi candidati che li hai nominati
5) Citare la persona che ti ha nominato

Via! Le domande, visto che non ho capito se le domande sono a scelta stile Marzullo arraffo a mani basse quelle della buona Pa e vediamo se riesco a dare risposte sensate:

1. Qual è il tuo colore preferito? Difficile da dire, vado a periodi, ma il verde direi che è sempre presente.
2. Qual è il tuo animale preferito? La tigre, bella, elegante e pericolosissima... L'unico genere di "gatto" che reputo degno di esistere...
3. Qual è il tuo numero preferito? Il 9, numero di maglia di Marco Van Basten, come lui nessuno, forse solo un Diego che portava il 10....
4. Qual è il tuo drink non alcolico preferito? Perchè, esistono drink analcolici? :P
5. Preferisci FB o Twitter? Quello che odio di meno è Twitter
6. Quali sono le tue passioni? Musica, prima di qualsiasi altra cosa, e poi lo sport nel senso più ampio possibile del termine, e ci ficco dentro pure le bocce e la briscola, il cinema, i libri e gli enigmi, più complicati sono più mi pigliano bene...
7. Preferisci ricevere o fare regali? Bè, riceverli è sempre un piacere, ma farli è molto più divertente!
8. Qual è il tuo modello preferito? Ehm.... Ferrari F12berlinetta vale come risposta?
9. Qual è il tuo giorno preferito della settimana? Giovedì, giorno da concerti ideale secondo me...
10. Qual è il tuo fiore preferito? Fiore preferito??? Ma che domanda è??? Questa la passo, tanto c'è la 10 bis....
10 bis. Perché hai un blog? All'inizio soltanto per sfizio, per vedere se quel che avevo e ho da dire poteva interessare a qualcuno, e ancora adesso il condividere opinioni, idee e pareri con gli altri blogger credo sia l'unica vera ragione per tenere un blog...

E adesso il momento delle nomine, ecco i 10 fortunati che dovranno far proseguire questo gioco (e non fate tante storie, l'ho fatto io, lo fate pure voi! :P):

Blackswan

Cannibal Kid

James Ford

Massi

Fed Zeppelin

Chaillrun

Elle

Mr. Hyde

La Firma Cangiante

Nella


A tra pochissimo!!