martedì 17 dicembre 2013

VIAGGIATORI NELLA NOTTE


VIAGGIATORI NELLA NOTTE
Un libro di Bartolo Federico
illustrazioni di Giovanni Lo Re



È stata la musica che mi ha protetto dalla pazzia ed è venuta a stanarmi fin dentro la mia stanza anonima della mia anonima casa di periferia. Quella che bussava alla porta era una generazione cresciuta ascoltando Hendrix, Jim Morrison, Stones, Velvet, Mott The Hoople, Who, Kinks. Una generazione che prendeva in prestito la poesia di Baudelaire e di Rimbaud e la trasformava in energia, in rock’n’roll. E tutti prendevamo coscienza, per emanciparci, per crescere.
Bartolo Federico – Viaggiatori nella notte

Un viaggio a fari spenti nella notte, attraverso le strade del blues, le chitarre slide alla fermata degli autobus, le file al collocamento, quei risvegli che sanno di alcool e rimpianto.
Bart ci accompagna, tenendoci la mano, tra le miserie, gli eroismi, i marciapiedi e i dischi di una vita spezzata ma non infranta, piegata ma non rotta.
Il tutto avvolto in una caldissima, sabbiosa, dolciastra, meravigliosa atmosfera blues.
Racconti che hanno la Musica come assoluta protagonista.
Un progetto che nasce dal desiderio di “preservare” i racconti comparsi sul blog Dustyroad:

e anzi renderli in una forma letteraria più consona al loro valore.
Tutte le illustrazioni sono state realizzate da Giovanni Lo Re, autore del blog Badit:

La versione cartacea del libro è disponibile all’indirizzo:
Il prezzo è il minimo consentito, nessuno ha margine di guadagno… E se siete interessati, fate un fischio ad Evil Monkey (theevilmonkeysrecord@libero.it), che ha curato il progetto e magari ha possibilità di reperirvi qualche copia gratuita…
La versione digitale è disponibile al seguente indirizzo:
Il blues, al contrario, potete trovarlo ovunque: per le strade dell’alba, sugli autobus della sera, davanti alle vetrine agghindate di esteriorità, sul marciapiede della stazione, aspettando un treno in ritardo di 3 ore.
Sui database digitali, come nel piccolo negozio di dischi, giù all’angolo.

Le loro canzoni non avevano produttori. Quelle canzoni ascoltate oggi, a distanza di ottanta e più anni, sono tali e quali a quelle che suonavano nelle strade, nelle feste o davanti alle loro case, e non hanno perso un briciolo della loro forza, della loro poesia. Per questo, definire il blues la purezza assoluta della musica non è esagerazione.

Soffiate via la polvere che c’è un tesoro nascosto.